LE GOLE DELL' INFERNACCIO - UN PAESAGGIO PARADISIACO
- Annachiara Bottazzo
- 30 nov 2020
- Tempo di lettura: 2 min
DID YOU KNOW?

Possenti, maestose e vertiginose, le Gole dell'Infernaccio sono nate dal lavoro costante del fiume Tenna che nel corso degli anni ha eroso le rocce dando vita a stretti cunicoli, cascate e piccoli angoli di paradiso estremamente suggestivi.
Per arrivare alle gole bisogna attraversare una lunga strada sterrata che vi farà dubitare, in un primo momento, di aver preso la strada giusta e vi farà presagire di finire in un burrone da un momento all'altro. Non disperate, il percorso è giusto e il paesaggio che vi troverete davanti ripagherà un po' di polvere sulla carrozzeria.
In passato le gole mettevano in comunicazione la valle del fiume Nera e la valle del fiume Tenna. Il percorso che percorriamo oggi però, non è l'originario a causa di una frana che ostruì il passaggio. Le Gole dell'Infernaccio non vennero dunque attraversate fino alla costruzione di un ponte di legno nel 1820.

Già dall'inizio del percorso rimarrete affascinati dal gorgoglio dell'acqua, facilmente udibile man mano che si avanza verso il vero spettacolo : le Pisciarelle, piccole cascate che scendono dal Monte Zampa. Copritevi la testa, attraversatele e prendetevi un attimo per guardavi intorno, la magia inizia così: giochi di colori dati dal riflesso dell'acqua, verdi distese e raggi di sole che penetrano dalle alte gole.
Che dire? Prendete coraggio e lasciatevi alle spalle questo spettacolo, la strada è ancora lunga!

Proseguendo il percorso una piccola salita scivolosa potrebbe scoraggiarvi, ma non fatevi intimidire. Sulla destra potrete infatti godere della vista delle antiche rovine di un mulino, costruito per mano dei monaci Camaldonesi e utilizzato per la macinazione dei frutti del loro raccolto.
Lasciandovi alle spalle il mulino, la prima sensazione che avrete sarà quella di essere stati ingoiati dalle imponenti gole, le loro pareti infatti, saranno talmente alte da permettere appena alla luce del sole di penetrare. Superato questo breve, ma suggestivo tratto entrerete nel vivo del bosco, che saprà sorprendervi con le sue sorgenti e i suoi colori così accesi.
Alla fine di questo percorso vi troverete davanti ad un bivio, se sceglierete di girare a destra arriverete al famoso Eremo di San Leonardo.
IL CAMMINO DELLE FATE
In un luogo così magico, non poteva sicuramente mancare un pizzico di magia regalata della leggenda delle fate. Si narra infatti che la strada che conduce all'ingresso delle gole, fosse anticamente chiamata Valleria, cioè il luogo che le fate della Sibilla, raggiungevano per ballare con i pastori delle valli, durante le notti di plenilunio. Tutto però ha un costo e quello delle fate era di rientrare alla grotta prima che le luci dell'alba facessero capolino.
Sfortunatamente un giorno, prese dalla goliardia del momento, nessuno si accorse che il sole stesse sorgendo e nella fretta di raggiungere la grotta lasciarono una scia chiara sul dorso della montagna, scia chiamata: Il cammino delle fate.

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